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Africa

 

Capo Verde, oceano creolo

Alpitour propone a catalogo Boavista, isola dalle spiagge bianche amata dai surfisti

Amato dai kitesurfer e windsurfer di tutta Europa, Capo Verde è una destinazione turistica ancora poco nota al grande pubblico, ma meritevole di grande attenzione. È un arcipelago dove il tempo si è fermato, dove la cultura creola è presente ad ogni passo, e dove l’industria turistica ben si fonde con i villaggi locali. Cosa chiedere a Capo Verde? Spiagge e delizioso mare, innanzitutto, e vento per praticare alcuni tra gli sport acquatici più amati, come il windsurf e il kitesurf divenuti molto popolari in queste zone grazie al vento ideale. Se si è alla ricerca di una vacanza attiva, le isole di Capo Verde sono perfette per imparare le migliori tecniche di kite e windsurf: sono gli stessi isolani, a loro agio con onde e vento, ad aver aperto scuole specializzate. Alcuni di loro, come Ayrton Cozzolino, si sono imposti a livello internazionale diventando campioni mondiali di queste discipline, dopo aver domato le onde “di casa”. Boavista e Sal sanno regalare momenti di grande pace: oasi di tranquillità, ammaliano il visitatore con una natura lussureggiante, grazie alle origini vulcaniche. Gli abitati sono mete da visitare, con una popolazione amichevole, semplice, sempre sorridente. La sistemazione proposta da Alpitour nel catalogo Francorosso è il “Riu Karamboa”, resort di recente costruzione che si affaccia sulla spiaggia di Boavista. Tra i fiori all’occhiello della struttura, oltre al programma di animazione, le piscine, i bar, l’ottima cucina internazionale e africana. Onde, natura e cultura creola. Capo Verde è il paradiso in Oceano Atlantico: isole vulcaniche dai colori intensi, infinite spiagge candide, spicchi di deserto e valli verdeggianti.

La prima vacanza HDC non si scorda mai. Capo Verde, sei fantastica!

Come prima vacanza con HDC abbiamo deciso di andare sull'Isola di Sal a Capo Verde. Appena arrivati non ci ha colpito più di tanto ma poco dopo ci ha rubato il cuore, complici le vastissime spiagge, il clima stupendo, quel vento che tanti odiano ma che senza non si può stare ed infine l'indispensabile animazione del villaggio Bravo del Vila Do Farol composta da veri professionisti del settore.

 

Il villaggio non è di recente costruzione ma ha tutto il necessario per rendere la vacanza indimenticabile; estremamente pulito dalla reception, al giardino, alla piscina, ai bungalow. Il nostro era enorme, il bagno aveva il bidet e la doccia molto grande e spaziosa (sottolineo che sono alto 192 cm e peso 102 kg) e ogni giorno venivano cambiati gli asciugamani. L'unico difetto dei bungalow erano le pareti sottili, a volte si sentivano un po' troppi rumori ma per fortuna si va in vacanza per potersi godere il paese e non per restarsene chiusi in stanza.

 

La spiaggia è enorme, bellissima e molto pulita, ci sono punti dove il mare è un po' più mosso ma basta camminare un po' per trovare posti spettacolari dove si può fare il bagno in tutta tranquillità immersi nell'acqua cristallina dell'oceano Atlantico. Per fortuna che c'è sempre un po' di vento altrimenti si faticherebbe a resistere per tanto tempo sotto il sole.

 

A poca distanza c'è Santa Maria, un paese di pescatori molto caratteristico e facilmente raggiungibile dalla spiaggia, volendo si può prendere un taxi.

 

La nostra vacanza è stata fantastica e resa indimenticabile grazie anche ai ragazzi dell'animazione, uno staff di persone che amano il proprio lavoro e che trasmettono la loro passione anche agli ospiti del villaggio senza mai risultare invadenti ma facendoti trascorrere giornate e serate all'insegna della spensieratezza e dell'allegria organizzando gare e sfide tra chi avesse voglia di parteciparvi.

 

Altro punto a favore del villaggio Vila Do Farol è il caffè espresso, buonissimo a dir poco per non parlare dei cappuccini che a volte erano anche più buoni di quelli che si bevono in alcuni bar italiani. Il cibo è al buffet, molto buono e vario anche se a mio parere poteva esserci un po' più di pesce considerando che eravamo in un'isola, però sono dettagli...

 

Vicino alla piscina c'è un bar che apre alle 10 e si può mangiare a buffet fino alle 18, tra frutta, pizza, patatine e chi più ne ha più ne metta.

 

Per non farci mancare nulla abbiamo voluto finire in bellezza con due massaggi fatti nella spa del villaggio, io ho provato il capoverdiano mentre mia moglie il rilassante, il primo un po' più forte rispetto al secondo ma che vi consigliamo vivamente di provare se vi capita di trascorrere anche voi una vacanza in questo meraviglioso villaggio.

 

Al ritorno ci siamo sentiti spesso fare la stessa domanda: "ci tornereste?" ... ANCHE SUBITO!!!

 

P.s. Ringraziamo di cuore HOLIDAY DREAM CLUB perché finalmente ci permette di viaggiare in posti considerati per noi irrangiungibili.

Dino B.

Zanzibar, sulla via delle spezie

Si può sentire il profumo delle spezie fin da quando si mette il piede sulla scaletta dell’areo, una volta atterrati a Zanzibar. Un profumo che sa di antico e che racconta la storia di un’isola, la Porta d’Africa, che per secoli è stata teatro dei commerci che si svolgevano nell’Oceano Indiano. Ecco, dunque che il modo migliore per conoscere la vera anima di questa regione sono le passeggiate botaniche, sulle tracce delle piantagioni di spezie ed erbe aromatiche: dalla cannella al chiodo di garofano, dalla curcuma al pepe, dalla vaniglia allo zafferano, dallo zenzero alla noce moscata. Un’occasione per conoscere da vicino anche piante come il cocco, il baobab, l’albero del pane, l’henné. Per portarsi a casa i sapori di Zanzibar, si può far visita all’House of Spices, dove si acquistano spezie e oggetti d’artigianato, e dove si trova un delizioso ristorante sul rooftop che offre un menù di aragoste, crostacei, uno speziato cuscus di pesce e qualche piatto di cucina mediterranea. Da visitare anche le rovine di Maruhubi, il Palazzo fatto costruire dal sultano Barghash nel 1882 per la moglie e le 99 concubine e i bagni persiani di Kidichi, costruiti nel 1850 dal sultano Said su una collina, in mezzo alle palme da cocco. Se si ha tempo merita andare a vedere anche le tartarughe giganti di terra a Prison Island, mentre per gli amanti del diving e dello snorkeling la gita ideale è al parco marino protetto di Mnemba. Un bellissimo Souvenir sono i khangas, i coloratissimi parei delle donne indigene, che si possono acquistare da One Way, in Kenyatta Road, considerato il migliore di tutta l’Africa orientale. Merita una visita anche Moto, in Hurumzi Street, consorzio di produttori che propone le più trendy borse in paglia colorata, tessute a telaio e batik. Per bere una tazza di tè speziato alla cannella o allo zenzero si fa una sosta al Kaya Shop & Tearoom, in Mkunazini Street. Da Magò-East Africa, in Cathedral Street, la bolognese Margherita Marvasi, con la collaborazione di sarti locali, crea collezioni di abiti ispirate dai colori e dalle fantasie dell’isola.

Vacanza indimenticabile a Zanzibar

Martedì 11 luglio io e Adolfo siamo partiti da Malpensa alla volta di Zanzibar: volo Meridiana con scalo a Roma per imbarcare altri vacanzieri. Viaggiare di notte ci ha permesso di dormicchiare un po', anche se vedersi servire la cena in aereo alle tre di notte è stato strano.

All'arrivo ci siamo subito resi conto delle condizioni economiche degli Zanzibarini: ci è bastato vedere l'areoporto. Ci è voluta un'ora per il disbrigo delle pratiche: controllo passaporti, schedatura con impronte digitali e pagamento della tassa di entrata di 50 dollari o euro a testa). All'uscita abbiamo trovato ad accoglierci Maria, dello staff Veraclub, che ci ha indicato il pullmino che ci avrebbe portato al villaggio. Siamo stati scortati da due solerti locali che in cambio di una piccola mancia ci hanno fatto il servizio di facchinaggio valigie.

Durante il tragitto, durato circa 45 minuti, abbiamo potuto osservare il paesaggio circostante: subito Zanzibar si è presentata con il suo verde rigoglioso e la terra rossa, molto fertile. Non a caso è l'isola delle spezie... Le strade sono abbastanza strette e la durata del viaggio non è bastata a farci abituare alla guida a sinistra, sul modello inglese. Oltre alle capanne di fango, ci hanno colpito i bambini molto piccoli che camminavano da soli ai lati della strada, i più scalzi.

Siamo arrivati al Veraclub Zanzibar Village alle tredici passate: fuso orario di +1h rispetto all'Italia. L'impressione è stata da subito ottima: personale efficiente, cordiale e sorridente; camera in stile coloniale con veranda, dotata di aria condizionata, ventola, cassaforte, frigorifero con acqua rifornita giornalmente. Il villaggio è splendido, curatissimo, a misura d'uomo, immerso nel verde e direttamente sulla bianchissima spiaggia di Kiwengwa, famosa perchè vi si osserva in modo magistrale il fenomeno delle maree. Da non perdere l'alba sul mare... A luglio a Zanzibar è inverno e per noi è il periodo ideale: la temperatura non è esageratamente calda (circa 30 gradi), l'umidità sopportabile e l'acqua del mare "non scotta".

Nella nostra settimama di permanenza non abbiamo mai avuto bisogno di avviare l'aria condizionata in camera e le prime due sere abbiamo indossato con piacere le maniche lunghe! C'è sempre stato il sole, ha piovuto un solo pomeriggio per 10 minuti e dopo altri 10 minuti c'era di nuovo il sole. L'unica nota dolente della vacanza è la presenza dei locali sulla spiaggia (i "beach boys"), numerosissimi, che ti assalgono per venderti i loro prodotti artigianali o offrirti passaggi in barca fino alla barriera corallina: sanno perfettamente l'italiano e devono aver studiato tecniche di comunicazione, perchè sono bravissimi nel convincerti! Ci abbiamo messo due giorni ad abituarci alla loro presenza e al loro modo di fare... Del resto di quello vivono...

Durante la settimana abbiamo partecipato all'escursione organizzata alla scoperta dei profumi di Zanzibar: una passeggiata nel verde tropicale tra le piante di cannella, zenzero, vaniglia, aloe pepe, peperoncino, ananas, mango, papaya, cocco... Non dimenticheremo mai il ragazzo che si è arrampicato su un'altissima palma per cogliere il cocco fresco da offrirci, esibendosi in evoluzioni da acrobata: altro che palestra! Abbiamo poi fatto il giro di Stone Town, unico centro urbano dell'isola. La guida locale Tartaruga ci ha mostrato la fortezza portoghese, il Palazzo delle Meraviglie, la casa natale di Freddy Mercury; girando a piedi per la città abbiamo respirato l'aria della vita quotidiana zanzibarina, anche se l'esperienza del mercato del pesce è stata molto forte, quasi scioccante, sia visivamente sia olfattivamente... Lì ci siamo resi perfettamente conto perchè consigliano di non mangiare nulla che non sia di provenienza sicura! A causa del mal di mare di Adolfo, abbiamo preferito non partecipare all'escursione principe di Zanzibar: Nakupenda (Prison Island), ma i racconti di chi ci è stato sono stati entusiastici. Dopo circa 45 minuti di navigazione partendo da Stone Town, si arriva all'isola delle prigioni che ospita decine di tartarughe giganti (la più vecchia ha 190 anni), abituate alla presenza dell'uomo; poi si torna in navigazione per raggiungere una meravigliosa lingua di sabbia bianca circondata da acqua cristallina, dove si può praticare snorkeling e nuotare tra i delfini! Il fatto che il villaggio sia piccolo (130 ospiti al completo) ha reso la nostra vacanza ancora più piacevole, con quella tipica atmosfera familiare che a noi piace tanto. L'equipe di animazione, coordinata dal simpatico Rosario, è stata accogliente, cordiale e mai invadente e ci ha anche permesso di trascorrere serate in relax e divertimento.

Io e Adolfo siamo vegetariani e in altre vacanze abbiamo patito la scarsità di frutta e verdura; qui ci siamo trovati benissimo: la varietà di piatti vegetariani è stata eccezionale e il culmine è stato raggiunto nella serata zanzibarina. Tra le bevande preferite svetta l'infuso allo zenzero (paradisiaco) e al secondo posto i succhi di frutta freschi (all'anguria, all'ananas, alla carambula, al frutto della passione...) Che dire: una vacanza indimenticabile! Il viaggio di ritorno si è svolto senza intoppi: siamo addirittura sbarcati alla Malpensa con un'ora di anticipo e questo non è stato un dettaglio di poco conto per smorzare la tristezza del rientro... Alla prossima supervacanza targata HDC e... "JUMBO" a tutti!

Elena Z.

Hakuna Matata, la poesia zanzibarina

La seconda metà di gennaio sono partita da sola per Zanzibar. La mia prima vacanza in un villaggio, la mia prima volta in un paese tropicale!

 

Non voglio parlare del Bravo club 4* di Kiwengwa sulla costa est, impeccabile, curato, pulito, super servizio! Voglio raccontare l'esperienza di aver conosciuto tanti turisti e di aver condiviso con loro relax, allegria, giornate e serate insieme, ognuno con il proprio dialetto, così lontani in Italia, così vicini in Africa!

 

Escursioni strepitose (consiglio NAKUPENDA e FUMBA) su atolli di sabbia che tolgono il fiato quando arrivi, li vivi, riparti... Mentre pranzi insieme cibi spettacolari cucinati lì in spiaggia, da loro, i zanzibarini, aragoste, gamberi, cicale di mare, riso con spezie e poi la frutta e tutto ha un sapore eccezionale, mangiando con le mani seduti sui tappeti sotto la tenda da campo che ci fa ombra, cantando e ballando canzoni africane, ridendo tutti insieme e poi le nuotate in un mare caldo limpido mille sfumature di blu. Chi trova una stella marina chiama tutti a vedere, i colori del cielo della sabbia bianchissima, difficile spiegare la sensazione sulla pelle, dell'aria, gli odori, la gioia che abbiamo tutti negli occhi!

 

Dimenticati improvvisamente tutti quei soliti discorsi... fa caldo, fa freddo, piove, che palle hai visto oggi le notizie... mamma mia! Siamo tutti talmente eccitati da quanto stiamo assaporando con tutti i nostri sensi! Assoluta spensieratezza, una meravigliosa ricarica per noi stessi, benessere puro per corpo e mente. La notte prima di ririrarmi in camera, giretto in spiaggia ad ascoltare il rumore delle onde lontane che si fermano alla barriera corallina, l'aria caldissima e ventilata.

 

Al villaggio c'è benessere, fuori si percepisce tutta la povertà. Percorrendo le strade con i pulmini per andare a fare escursioni c'è un forte contrasto tra la natura rigogliosa e ricca e la povertà delle persone, capanne di legno e fango, i negozi, costruzioni improvvisate, vendono tutto quello che noi buttiamo, ogni pezzo di legno, di ferro è prezioso; mezzi di trasporto senza regole, in mezzo a quel disastro di fango e capanne ho notato le persone con abiti putili, stirati, tranquillità e sorriso. Personalmente ho avuto la grande fortuna di stare molto a contatto e parlare con i zanzibarini, ho imparato molte loro tradizioni, usanze, pensieri ed è stato bellissimo! Fate le escursioni con Capitan Findus, scoprirete molto su Zanzibar!

 

Ho visto e toccato stelle marine, pesci colorati, dato loro da mangiare dalle mani, tartarughe giganti, delfini, baobab, mangrovie, navigato sulle loro barche stranissime. Ho fatto passeggiate lunghissime in spiaggia (una farina bianca spettacolare) assieme ai Masai, ho visto le donne coltivare alghe, animali strani sul mio terrazzo, sono stata curata dagli aculei dei ricci con la papaya... potrei continuare... 

 

Voglio concludere consigliando di stare il più possibile con la popolazione locale, non hanno molto ma di sicuro gentilezza, educazione, sorriso e nessuna fretta! Come si dice JAMBO HAKUNA MATATA! Portate in valigia fogli e matite potrete portarli ai bambini della scuola e vi abbracceranno! Questo viaggio, grande esperienza di vita è stato possibile solo grazie al mio club HDC solo così ho abbattuto il costo altrimenti impossibile!

 

Faccio sempre il diario di bordo nei miei viaggi, se avete piacere di altre informazioni... ci sono, sarà un piacere! Vi dirò in quale ristorante si mangia a meraviglia... ed altro ancora!

Ornella

Zanzibar, ti meriti un 10 e lode!

Una vacanza a Zanzibar rimane per sempre nel cuore. Colori, profumi, sapori... E sguardi semplici e felici di chi ha poco ma apprezza tutto del poco che si ritrova.

 

Per la seconda volta abbiamo toccato con mano cosa vuoi dire vacanza HOLIDAY DREAM CLUB style! MAPENZI Beach Resort fantastica struttura abilmente inserita nell'ambiente zanzibarino, con le villette quasi in incognito tra la lussureggiante vegetazione.

 

Vialetti curati portano alla spiaggia facilmente raggiungibile da tutte le abitazioni. Spazi ampi nelle zone comuni, bar alla piscina ed in spiaggia dove gustare ottimi snack e drink di tutti i gusti. Apprezzatissima la pizza in spiaggia nel pomeriggio: difficile trovare una pizza così buona a 9 ore di aereo da casa!

 

 

Pulita e curata la spiaggia, con il gentilissimo personale sempre pronto a soddisfare le esigenze degli ospiti. Accogliente, anche se non grandissima, la piscina.

 

Ottima la cucina con una sala da pranzo vista mare impossibile da spiegare a parole. Lo chef ha cercato in tutti i modi di soddisfare le esigenze di nostro figlio, sempre restio a conoscere nuovi sapori.

 

Abbiamo potuto apprezzare la cortese gentilezza sia del personale del resort sia degli assistenti Settemari durante un "problemino" di salute.

Belle ed interessanti le escursioni.

 

10 e lode alla struttura propostaci da HOLIDAY DREAM CLUB!! Poi se pensiamo a ciò che abbiamo speso beh... 10 e lode non basta!!! Grande nostalgia del colore del mare, dei tramonti e degli sguardi di Zanzibar!!

Katia

Rende speciali anche le piccole cose: non è magia, è Zanzibar

Evidentemente è proprio vero del male d’Africa, per cui una volta che conosci quel posto subito nasce la voglia, la quasi esigenza di tornarci il prima possibile.

 

È così che, dopo il viaggio a Nosy Be di sei mesi prima, a gennaio 2015 abbiamo deciso di tornare dalla Grande Madre, stavolta nella spettacolare isola delle spezie: Zanzibar.

Ho potuto finalmente, dopo tantissimo tempo, fare una vacanza con mio fratello e la sua famiglia.

 

Appena uscita dall'aeroporto mi sono sentita abbracciata dal verde, dal giallo e dal marrone che solo in Africa si possono trovare. Sole, vegetazione e terra con i quali ti senti in contatto in modo viscerale.

La sensazione di essere al sole caldo dell’estate nei primi giorni dell’anno, mentre dalle nostre parti si gela e si fa il fumetto dalla bocca quando si parla, è qualcosa che auguro e consiglio a tutti quelli che vogliono davvero fare qualcosa per volersi bene e per trattarsi con i guanti di velluto. 

 

Il villaggio Bravo Kiwengwa si sviluppa in verticale, dall’alto della reception al basso della spiaggia. La gradinata che scende è affiancata dalle stanze e da una folta vegetazione molto curata. La qualità è quella che da sempre caratterizza i villaggi Bravo, dalla cucina all’animazione, tutto ci ha lasciati completamente soddisfatti.

 

Zanzibar ha saputo conquistarci con la sua natura e l’accoglienza della sua gente. Abbiamo visitato praticamente in tutta la sua estensione la piccola isola. Il verde della foresta e il blu cristallino del mare ci hanno accompagnati lungo tutta la nostra vacanza. Nel corso di varie escursioni abbiamo potuto mangiare pesce e crostacei appena pescati, a volte anche direttamente in spiaggia: esperienze che da sole valgono il viaggio. Abbiamo conosciuto persone che ci hanno fatto, per qualche ora, parte della loro vita raccontata con orgoglio e soddisfazione.

 

Ci è stato possibile anche coronare due nostri piccoli sogni. Io, Anna, sono riuscita finalmente a fare un bagno e nuotare circondata dai delfini, un’emozione immensa che ancora oggi a pensarci mi fa esplodere il cuore. Luigi ha invece potuto vedere a Stone Town, la capitale di Zanzibar, la casa dove è nato uno dei suoi miti musicali, Freddie Mercury, lo straordinario cantante dei Queen.

La vita è fatta di piccole grandi emozioni. Questo viaggio ha saputo regalarcene tante, e sono tutte custodite tra i nostri ricordi più belli.

 

Grazie ad HDC questo viaggio è passato dalla dimensione dei sogni a quella della realtà. Grazie ad HDC abbiamo potuto permetterci un viaggio che a condizioni normali non avremmo potuto fare. 

 

E voi, avete mai provato la fantastica sensazione di essere in costume a prendere il sole caldo dell’estate a gennaio? Mi sento di consigliarvela di cuore, almeno una volta nella vita.

Al prossimo viaggio!

Anna S. 

Zanzibar, sei spettacolare!

Zanzibar è spettacolare!!!!!

Il Waridi Beach Resort & Spa è situato a nord est dell'isola . Le camere sono molto spaziose e la pulizia è impeccabile. Si mangia davvero bene, tanto pesce e tanta frutta. È situato direttamente sulla spiaggia bianchissima dove la sabbia è impalpabile.

La mattina la bassa marea lascia sulla riva tantissimi tipi di coralli e conchiglie, dà la possibilità di camminare fino alla barriera corallina (con le scarpe da mare) oppure passeggiare lungo la spiaggia lunghissima.

 

 

Il pomeriggio l'acqua era abbastanza alta da poter fare il bagno: colori splendidi e acqua caldissima. Sulla spiaggia quando cammini non sei mai da solo, i cosplayer dei Masai e dei Beach Boys certe volte sono assillanti ma fanno parte di Zanzibar e delle tradizioni dell'isola. 

 

Abbiamo scelto di fare tre escursioni: nella prima siamo andate a vedere il tramonto perché dalla nostra parte dell'isola  potevamo  solo veder  sorgere del sole. È una gita di mezza giornata che comprende anche , per chi lo desidera, l'acquisto di generi di prima necessità da distribuire durante la visita ad un villaggio e ad una scuola. 

 

La seconda, un bel giro in barca: sosta per prendere e fotografare le coloratissime stelle marine. Sosta su una lingua di sabbia che affiora durante la bassa marea davanti ad un isolotto chiamato DOVE , con merenda mattutina a base di frutta. Il pranzo sull'isola. Calamari, gamberi, cicale  di mare e aragoste in perfetto stile HDC 😃

 

Non poteva mancare un escursione a Stone Town e una passeggiata tra le molteplici specie di spezie  e frutti stranissimi....

Profumi e sapori che non si possono dimenticare!

 

Vacanza stupenda! Andateci!

 

Grazie Holiday Dream Club!!!!

Lisa T. 

Vacanza last minute a Marsa Alam

Abbiamo deciso all'ultimo momento di partire per il caldo, il nostro sforzo più grande è stato quello di scegliere tra le tante offerte imperdibili di HDC!! 

 

Marsa Alam ci ha colpito per vari aspetti: poche ore di volo, un resort molto accogliente, il Gemma Beach Resort, con 9 piscine di cui una riscaldata e la cura dei minimi particolari, la possibilità di andare a vedere Luxor in una stagione non caldissima godendo appieno di queste gigantesche e storiche meraviglie che la civiltà egiziana ci ha regalato. 

Dimenticavo! Oltre allo snorkeling con una barriera corallina affascinante. Di tutte le "scartoffie" si è occupata HDC come vi dicevo poc’anzi, noi siamo arrivati in aeroporto a cuor leggero.

 

Accolti poi in Egitto dallo staff dell’Eden che ci ha assistito in ogni nostra necessità per tutto il soggiorno. All'interno del villaggio vigeva l'ora "Gemma": si spostavano le lancette dell'orologio un'ulteriore ora in avanti per sfruttare tutte le ore di sole. 

 

Nella settimana del nostro soggiorno il 14 feb. si è festeggiato S.Valentino: un'esplosione di petali rossi ci hanno accolti al ristorante con un menù strepitoso tutto presentato a forma di cuore!! 

 

Durante la vacanza abbiamo fatto due escursioni: la prima a Luxor, quindi sveglia alle tre del mattino per affrontare 5 ore di viaggio per raggiungere questa fantastica città. La guida egittologa Asam ci ha deliziato della sua conoscenza spiegandoci la storia egizia rendendo il nostro viaggio molto interessante.

 

Avete mai pensato a quanti flash subiscono questi monumenti storici? Impressionante, non si riesce a non immortalare queste pietre. Solo visitando le piramidi dei faraoni abbiamo dovuto farci violenza perché era severamente vietato fotografare. 

 

L'altra escursione fatta a Sharm el Luli, la porterò sempre vivida nel mio cuore. Osservare la barriera corallina significa essere rapiti da colori e forme sempre nuove e diverse. L'acqua fredda del Mar Rosso non è stata un deterrente sufficiente per fermarci. Qui il tempo si blocca e non ti accorgi che il resto del gruppo con cui sei partito, intorno a te... non ci sono più!!! Erano già tornati tutti al sole a riscaldarsi!! :) 

 

Di ogni viaggio e luogo bisogna saper trarre il meglio della situazione. Il vento ci ha dato la possibilità di fare passeggiate nel deserto bardati come i beduini, e vedere conchiglie, coralli e spugne una volta appartenenti al mare.

Donata e Romeo 

Un'avventura magnifica a Marsa Alam

Ciao amici, Siamo Mirco e Marika e vogliamo raccontarvi della nostra fantastica esperienza a Marsa Alam per la settimana dell’immacolata a dicembre 2015.

 

Per noi il sole e il mare sono il must per ogni vacanza e perchè non fare un salto fuori stagione in uno tra i più bei mari al mondo? Detto fatto, contattiamo la nostra agenzia di fiducia HDC e su consiglio della bravissima e paziente AIDA decidiamo per un resort meraviglioso e prenotiamo!!!

 

Le nebbie e il freddo aumentano, giorno dopo giorno come la nostra voglia di mare, caldo e divertimento fino al 5 di Dicembre quando finalmente si parte!!!! Sono 4 ore di aereo quindi molto gestibili anche per chi ha difficoltà ad affrontare viaggi lunghi, una mezz’oretta di pullman e siamo arrivati.

 

L’accoglienza e il supporto Eden Viaggi è stato veramente impeccabile dall’aeroporto di Milano a quello di Marsa Alam ed infine al villaggio! Persone veramente disponibilissime che ti fanno sentire veramente a casa cosi, il viaggiatore seriale, può davvero decidere di staccare la spina e dedicarsi ad una vacanza meravigliosa! Il resort, per chi non ama l’acqua salata, presenta tre piscine di diverse dimensioni con scorci mozzafiato sulla spiaggia con palme. Per chi vuole invece immergersi in un’acqua naturalmente cristallina consigliamo di passare almeno mezza giornata in spiaggia all’ombra di meravigliose palme e poi fare un bagno in compagnia di una miriade di pesciolini che ti accompagnano durante tutta la nuotata!!!

 

Ma perchè solo mezza giornata? L’altra parte del giorno in collaborazione sempre con Eden, che ci ha supportati in tutto e per tutto, ci è sembrato doveroso dedicarlo a delle escursioni veramente uniche: si inizia la nostra esplorazione del territorio con una gita presso la baia di Sharm Elloly dove abbiamo fatto snorkeling sulla barriera corallina definita come “le Maldive del Mar Rosso“, un tuffo nel meraviglioso blu assieme a pesci chirurgo, pagliaccio, leone, razze e mille altri per quel senso di libertà mista al brivido e al fascino che solo il mare ti sa dare. Per chi non fosse mai stanco di emozioni acquatiche c’è la possibilità di allontanarsi di pochissimo (10 minuti) dal villaggio con il bus navetta e fare snorkeling in un’altra barriera corallina per vedere le tartarughe marine e per i più fortunati anche il dugongo.

 

Marsa Alam non è solo mare e spiaggia e allora non ci facciamo mancare un giretto nel deserto di qualche ora a bordo di una jeep in compagnia di Essam una guida preparatissima e disponibile che ci accompagna prima a visitare una miniera dismessa destinata all’estrazione di piombo per poi raggiungere un accampamento di beduini con la tradizionale cammellata. Di nuovo in jeep per raggiungere una zona rocciosa, qualche minuto di passeggiata per raggiungere la cima di una montagnetta per poi goderci un fantastico tramonto, si scende per la cena nel deserto e come ciliegina sulla torta prima di rientrare ci si concede qualche minuto per guardare un cielo stellato che ti riempie il cuore e ti lasca senza parole per la sua bellezza.

 

Deserto non è solo romanticismo e quindi ci vuole avventura e adrenalina con il quad tra le dune e lungo la spiaggia, con l’aria e la sabbia in faccia e quel senso di libertà per darci sempre più carica… un altro accampamento di beduini per un the nel deserto, un altro meraviglioso e indimenticabile tramonto questa volta sopra una duna e il rientro in notturna al villaggio.

 

Alla fine della giornata si ritorna sempre in villaggio e chi meglio di uno chef italiano sa darti il ristoro per le tue fatiche? Lo chef Davide ha saputo soddisfare qualsiasi nostra esigenza per i piatti di pasta e sughi fantastici, piatti internazionali e una varietà di dolci squisiti, frutta a volontà. Colazione internazionale sempre ottima ed abbondante!

 

Servizio camere con composizioni diverse tutti i giorni, ristorante, bar, piscine impeccabile, animazione degna di elogio: sempre presenti coinvolgenti disponibili ma soprattutto mai invadenti. Anche Bob, Mimo, Sesamo e Nabil gli egiziani degli shop del villaggio sono stati disponibili e gentilissimi per ogni nostra esigenza o anche solo per una shisha o un caffè in compagnia.

 

Sei amante dello shopping? Post cena Porto Galib è giusto il posto per te!! Purtroppo i giorni e le emozioni si susseguono rapidamente quando si sta bene e si è coccolati e arriva anche il momento di tornare.

 

Nel sedile accanto a noi nell’aereo un passeggero di un altro villaggio si presenta ci racconta un po' di lui e infine ci dice: sapete io ho fatto tre settimane e avendo prenotato in anticipo e avendo conoscenze sicuramente ho speso pochissimo rispetto a voi, ma posso fare il curioso e sapere quanto avete speso? Il prezzo HDC è SEMPRE imbattibile e il nostro “vicino” rimane a bocca aperta e dopo averci guardato come alieni si alza sconcertato e va a chiacchierare con i suoi amici di vacanza fino al momento di riallacciare le cinture per l’atterraggio.

Mirco e Marika 

Sharm el Sheik: la perla egiziana

È stata una vacanza splendida! Non ero mai andato in Egitto spesso per pregiudizi ma questa volta ho deciso di andarci ed è stato uno dei più bei viaggi in assoluto!

 

Struttura bellissima e mare da cartolina, insomma un paradiso! 

 

La più bella spiaggia di Sharm era proprio la a 2 passi: mare cristallino e barriera corallina tra le più belle al mondo. I pesci colorati erano dappertutto e si avvicinavano anche a riva passandoti tra le gambe senza aver paura.

 

Bellissima la città vecchia di Sharm con l'imponente moschea e tantissime luci colorate e bazaar di tutti i generi.

 

Bella anche Naama Bay con i suoi locali e le vie tutte illuminate.

 

Che posso dire di più: una vacanza da sogno in stile HDC!

 

 

Splendido ed enorme il resort Reef Oasis: tutto davvero eccellente come il personale egiziano educato e disponibile che adorava noi italiani 😊 

 

Un plauso ai ragazzi della Veratour eccezionali e molto professionali: venendo dal loro stesso settore artistico ho apprezzato il loro amore per quello che fanno, disponibili e gentilissimi.

 

Ho praticamente fatto amicizia con tutti loro per rivederci in Italia e poi in vacanza fai un sacco di amicizie nuove che ti fanno stare bene!

 

Che dire una vacanza come poche in un luogo incantevole. 10 e lode!

Alessio 

Africa, impossibile non innamorarsene!

Il mal d’Africa esiste… è un male che ti lascia, indelebile, un ricordo bellissimo del cielo stellato che puoi contemplare la notte dopo una giornata di safari alla ricerca, tra quelle strade polverose di terra rossa fine che assumono un colore particolare ogni volta in base alla luce del sole, dei vari animali che la popolano, degli alberi oramai morti, ma che lì assumono le forme di sculture che solo la natura può forgiare, di giganteschi formicai, di donne spaventate dalla macchina fotografica, di uomini che conoscono bene la loro terra e come usarla per curarsi estraendo una radice in quella terra arida, delle comunità che si riuniscono per celebrare la messa con canti e balli nei loro vestiti lindi malgrado le strade siano polverose.

 

E poi ancora le spiagge ampie dove camminare per chilometri ammirando i tramonti sempre unici nei colori e nelle forme delle nuvole che li accompagnano, assaporare il pesce e il riso cotti con il latte di cocco che loro sanno fare in modo speciale, scoprire frutti e spezie nuovi, odori e profumi.

 

Il nostro villaggio si trovava a Malindi, a 200 km da Mombasa, dove si atterra con l’aereo. Malindi è una delle località più gettonate della costa, dove alla sera si possono trovare decine di locali dove passare qualche ora in compagnia di buona musica, bar, casinò e altro. Qui il turista non si annoia, l’inglese la fa da padrone, ma anche l’italiano è molto parlato dai locali vista la grande affluenza.

 

Io e Andrea ci siamo affidati ad un beach boy del luogo per poter gustare al meglio le loro usanze andando non solo a vedere la parte turistica ma anche i villaggi e i luoghi frequentati solamente dai locali. Quindi i vari mercati dove si vende ogni genere alimentare, il negozio del calzolaio dove preparano quelle bellissime ciabattine con perline colorate che le trovi esposte nei vari negozietti che in modo confusionario sono lungo le strade, la lavorazione del legno fatto da sapienti mani, il pesce fritto cotto al momento lungo la strada, il succo fatto col mango che ha un sapore decisamente migliore di quello a cui siamo abituati a comperare noi al supermercato! Le escursioni in mare aperto per vedere i delfini, Maraffa, una depressione naturale dai colori che vanno dal rosa passando al beige per arrivare all’ocra. E non perdetevi un giretto turistico col classico taxi del luogo, il TUC TUC… praticamente un’APE!

 

Portate sempre con voi nella vostra valigia quando visitate questi luoghi qualche piccolo giocattolo, quaderni e matite, vestiti che voi non usate oramai più… i sorrisi di queste persone ripagheranno alla grande questo piccolo gesto.

 

Noi siamo stati in Kenya ben tre volte in periodi diversi. A marzo e a dicembre dove le stagioni sono ideali per fare il safari e il clima è caldo, sempre ventilato dalla brezza marina, e ad agosto dove la stagione delle piogge è più presente, ma anche qui se avete spirito da vero turista potete godere di un Kenya diverso, sempre molto affascinante. 

Non serve cambiare soldi in moneta locale in quanto tutti accettano gli euro, se avete necessità potete andarli a cambiare anche al casinò di Malindi. Sempre, qualsiasi sia la stagione proteggetevi dal sole che può causare vere ustioni.

Fate buon viaggio!

Donata e Andrea

Madagascar, un viaggio alla scoperta della natura più vera

Il Madagascar, situato al largo della costa sud occidentale del continente africano, è la quarta isola al mondo per grandezza. Indicato dal WWF come uno dei paesi con il più ricco patrimonio ecologico del pianeta, conta circa 50 aree protette tra riserve e parchi naturali. 

Spiagge - Il Madagascar può vantare circa 5.000 km di coste caratterizzate da clima tropicale, belle spiagge di sabbia bianca, lunghi tratti di barriera corallina e fondali ricchi di pesce. L’arcipelago di Nosy Be si trova al largo della costa nord occidentale e ha arenili orlati da palme, centri di immersione diving e diverse tipologie alberghiere in cui alloggiare. Oltre all’isola di Nosy Be, la meta più famosa e attrezzata per il turismo in Madagascar, ricordiamo Nosy Tanikely (Parco Marino) con la sua coloratissima e vivace barriera corallina a pochi metri dalla spiaggia ideale per snorkeling e diving, e Nosy Iranja una piccola perla costituita da due isole che durante la bassa marea sono collegate da una striscia di sabbia bianca. Per coloro che voglio scoprire anche le zone “meno turistiche” del Madagascar consigliamo Anakao, Salary e Ankasy, meravigliose baie con lunghe spiagge bianche, un mare con sfumature di colori tra il verde e il turchese e interessanti tratti di barriera corallina. 

Da non perdere – La capitale Antananarivo, città incastonata in una lunga e stretta crosta rocciosa nella quale tradizione e modernità si fondono in maniera armonica. Per muovervi velocemente attraverso le bellezze della città utilizzate il “pousse pousse”, un tipico carrettino locale, e ammirate i palazzi e le innumerevoli cattedrali che la rendono unica nel suo genere. Visitate anche Nosy Bohara, conosciuta anche come Ile Saint-Marie. Si tratta di un antico approdo di pirati, oggi uno dei luoghi più interessanti per osservare il passaggio delle balene, meta principe per praticare snorkeling e immersioni in virtù dei fondali ricchi di pesci, coralli e piante marine.

Nosy Be, sei bella anche sotto la pioggia

Quando si dice mal d'Africa... eravamo già stati a Zanzibar ed ora è stata la volta del Madagascar!

 

Siamo stati al Bravo Andilana Beach a Nosy Be una piccola isola a nord del Madagascar. All'arrivo al villaggio c'è stato il drink di benvenuto e poi velocemente c'è stata assegnata la stanza, spaziosa con due letti queen size dato che avevamo anche nostro figlio.

 

Bellissimo villaggio inserito in un grande giardino curato con una vegetazione lussureggiante e varietà di animali come i lemuri, i camaleonti e coccodrilli. Nella struttura vi è una piscina molto bella che è stata ben utilizzata dai ragazzi viste, ahimè, le condizioni metereologiche sfavorevoli che abbiamo trovato in quella settimana!!! A tal proposito, un consiglio... diffidate del periodo delle pioggie!

 

Per fortuna l'animazione dei ragazzi Bravo Club ha sopperito al disagio del brutto tempo e ci ha regalato momenti indimenticabili. 

 

Il mare è caldissimo. Punto di forza le 2 spiaggie: una "animata" e una relax, entrambe ben attrezzate di ombrelloni e lettini di qualità!

 

Nel villaggio ci sono due ristoranti: quello principale e quello tipico (Pilipily) che offre alla sera un menù di pesce con ottime aragoste con una splendida vista panoramica.

 

Altra nota positiva è che nel villaggio non abbiamo mai toccato il portafoglio: ALL INCLUSIVE in tutto, liquori e caffè compresi! Il prezzo HDC speso per questa vacanza è stato di gran lunga inferiore a quello delle altre famiglie che abbiamo conosciuto!

Che dire... grazie HOLIDAY DREAM CLUB e al prossimo viaggio!!

Antonio e Viviana

"Ma questo è il Paradiso?" Quasi, è il Madagascar!

Care amiche e cari amici,

voglio raccontarvi della mia meravigliosa vacanza a Nosy Be, in Madagascar. Grazie ad HDC io e mio marito Luigi ci siamo potuti concedere due settimane al villaggio SeaClub Amarina Francorosso, un contesto piccolo e famigliare che sin da subito ci ha fatti sentire coccolati. La prima meravigliosa scoperta è stata la stanza: praticamente adagiata sul meraviglioso mare cristallino. Mai avevo potuto godere di un simile panorama direttamente dal mio letto: palme, sabbia fine color nocciola e l'azzurro del mare che si abbracciava con quello del cielo, confondendosi fino a non riuscire a capire dove finiva uno e cominciava l'altro.

 

Nel corso dei quindici giorni abbiamo potuto alternare escursioni a momenti di relax completo all'interno del villaggio. I ragazzi dell'animazione non facevano mai mancare iniziative per coinvolgere chi volesse emergere per un po' dal suo comodo lettino.

 

La cucina, grazie alla passione e alla preparazione di chef Francesco, ha saputo deliziarci e sorprenderci ogni giorno. Con estrema gioia abbiamo constatato che da quelle parti si fanno scorpacciate di pesce da noi inarrivabile: avete mai avuto modo di assaggiare la deliziosa carne del barracuda?

 

Ma non ci siamo sorbiti 10 ore di aereo per starcene tra le quattro mura (anche se di mura ce n'erano davvero poche, circondati come si era da foresta e verde) di un villaggio. Abbiamo potuto fare anche tante escursioni, che ci hanno lasciato spesso a bocca aperta. Tra le tante, non posso non menzionare la giornata all'isola di Nosy Iranja.  Si arriva che il lungo e stretto lembo di terra che congiunge i due promontori posti alle estremità è ancora semicoperto dal mare. Poi l'acqua si ritira e si può percorrere a piedi quel meraviglioso tratto circondato da un azzurro straordinario. Mi ricordo che guardandomi attorno, con i piedi in ammollo nell'acqua e con i polmoni pieni di quell'aria frizzante, mi sono detta: "questo è il paradiso"!

  

Le persone del luogo sono accoglienti e solari. Ci siamo affidati per tutte le escursioni a persone del posto, con il mitico Bernard a fare da efficace e scrupoloso coordinatore.

 

Vi stupirete nel constatare che praticamente tutti parlano e capiscono abbastanza bene l'italiano. Avevamo preso con Bernard l'impegno di fargli recapitare un dizionario e un libro per imparare meglio la nostra lingua. Non siamo ancora riusciti a recapitarglielo - gli indirizzi a Nosy Be non sono così ufficialiccome da noi e le poste sono ancora meno sicure che in Italia :) - ma a febbraio, grazie ai miei genitori che andranno in vacanza proprio a Nosy Be, potrò finalmente mantenere la promessa.

 

Nel corso dei quindici giorni abbiamo potuto conoscere tante persone - sostanzialmente due turni, dato che la stragrande maggioranza era lì per una settimana - con le quali abbiamo condiviso momenti di autentica spensieratezza e divertimento.

 

Abbiamo tra l'altro potuto avere una piacevole conferma. Qual è una delle domande più gettonate tra persone che si conoscono in un luogo di vacanza? "Scusa, se posso sapere, quanto avete speso voi per questa vacanza?" Bene, le nostre orecchie sorridevano nel sentire che come minimo le persone che avevano acquistato la vacanza tre giorni prima della partenza (un last second, se si può usare questo termine), avevano speso per una settimana quanto noi avevamo speso per quindici giorni. Grazie, grazie HDC!

 

In sintesi, mi sento di consigliare con tutto il mio cuore il mare, la natura, i colori, gli odori, i sapori, la cordialità e i sorrisi della gente di Nosy Be. Un viaggio che finisce solo apparentemente, perché dentro il cuore rimane sempre qualcosa di vivo e ardente che ti mantiene collegata a quei posti per sempre.

Anna S. 

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